A due passi dal duomo di Monaco di Baviera, nel 1328 i fratelli Agostini iniziano a produrre questa straordinaria birra nel loro monastero. Nel 1803, anno della secolarizzazione per mano di Napoleone Bonaparte, il birrificio viene privatizzato e si sposta fino al 1885 in Neuhauser Straße. Lasciato spazio a un grande ristorante, tutt’ora molto rinomato, il birrificio può raggiungere la sua ultima e definitiva sistemazione nei Kellerareal, interrati in Landsberger Straße, per mano della famiglia Wagner.

La storia della Augustiner ha visto guerre, privatizzazioni, ampliamenti, senza far perdere alla casa la filosofia di una birra che vuole essere di grande qualità e quello spirito conviviale che nasce nel monastero agostiniano e che rivive oggi nelle locande, tra le quali la più famosa è la “Bräustüberl”. Annualmente poi la Augustiner produce per la famosa Festa della Birra di Monaco di Baviera la sua "Oktoberfestbier", spillata e servita direttamente da botti di legno.

La casa vive di una solidissima reputazione dovuta alla qualità della sua birra, riconosciuta in tutto il mondo, che le permette di mantenere ed accrescere il numero dei suoi estimatori.

Qualità che si mantiene soprattutto grazie agli ingredienti utilizzati, le lavorazioni rimaste pressoché invariate, nonostante la normale evoluzione dei macchinari che la producono. Il processo inizia con la macinazione del malto nella macchina molitoria e dal successivo inserimento della farina ottenuta, insieme all’acqua, nel tino di miscelatura. Il tutto viene passato attraverso il filtro del mosto e versato nel tino di cottura nel quale si aggiunge il luppolo e a questo punto avviene la separazione del coagulo di proteine dal mosto a fine bollitura nel Whirlpool. Dopo il raffreddamento e lo stoccaggio, la birra può finalmente essere versata nelle botti di legno.

La varietà e il gusto dei tanti tipi di birra che la Augustiner produce, rappresentano le diverse sfumature di una birra a bassa fermentazione eccellente e nella sostanza invariata nel tempo.